Skip to main content

Il 22 luglio il nostro managing partner è stato intervistato da Class CNBC riguardo lo stato dell’industria del crowdfunding italiano e dell’adeguamento al nuovo Regolamento Europeo.

Alessandro M. Lerro ha espresso come una normativa comunitaria apra numerose opportunità a PMI e startup in cerca di una gamma di finanziatori possibili più vasta possibile – opportunità tuttavia ‘congelate’ per il fatto che l’Italia, nonostante una normativa sul crowdfunding nazionale già consolidata e all’avanguardia, non abbia compiuto il primo passo verso l’adeguamento al Regolamento, cioè la nomina di un’Autorità nazionale competente. Ciò mette a repentaglio la crescita di un settore altrimenti robusto e in forte crescita, che negli ultimi dieci hanno ha consentito la raccolta da parte di PMI e startup di oltre 1 miliardo di euro.

Un altro ostacolo è rappresentato dalla questione dei sub-regolamenti europei, i quali sono stati redatti ma non ancora approvati dagli organi UE. Ciò ha portato a una sorta di competizione sleale da parte di quei Paesi che, avendo già nominato un’Autorità competente, stanno rilasciando autorizzazioni pur senza il via libera ufficiale da parte della Commissione Europea, e dunque a un divario ancora più ampio con i ‘ritardatari’ come l’Italia.

Lerro ha suggerito quindi di adoperare delle provisional authorisations, uno strumento che permetterebbe alle piattaforme di continuare operare (in attesa di un’autorizzazione definitiva), anche all’estero, scongiurando così un’interruzione dei servizi. Rimane tuttavia la preoccupazione che l’attuale crisi di governo rallenterà ulteriormente l’adozione e l’attuazione dei regolamenti.

Il video integrale dell’intervento è disponibile a questo link:

https://video.milanofinanza.it/video/crowd-italia-del-22-07-2022-hrW1CbC0SS6c