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Il 7/7/2022 Tgcom24 Finanza ha pubblicato sul proprio sito un articolo dedicato al crowdfunding in Italia che sottolinea la discordanza tra lo stato del mercato da un lato e l’attuazione del nuovo Regolamento Europeo del 10 novembre 2021 dall’altra.

Mentre il settore del crowdfunding in sé gode di buona salute e della presenza sia di progetti sia di liquidità, l’Italia sta agendo con estremo ritardo nell’applicazione del Regolamento Europeo. Infatti, nonostante sia stata tra i primi in Europa a creare con la Consob un complesso di norme sul Crowdfunding, L’Italia non ha ancora nominato un’Autorità Nazionale Competente – né sembra che lo farà a breve.

L’articolo riporta anche le parole del nostro managing partner Alessandro M. Lerro, in quanto membro dell’advisory board di Investimento Digitale, il quale ha commentato: “il rallentamento nazionale sulla disciplina del crowdinvesting è solo congiunturale e in netta controtendenza rispetto all’andamento internazionale, che sta puntando su questo strumento come risposta alla volatilità dei mercati finanziari e alle tendenze inflative. Comunque, il nuovo mercato delle piattaforme fintech è estremamente ampio e produce una continua domanda di servizi ad alto valore aggiunto: la versatilità che sta dimostrando Investimento Digitale con l’apertura di nuovi canali e nuovi prodotti determinerà un’ulteriore accelerazione e creazione di valore per il mondo fintech”.

Puoi leggere l’intero articolo di Tgcom24 al seguente link:

http://finanza.tgcom24.mediaset.it/news/dettaglio_news.asp?id=202207071740001368&chkAgenzie=PMFNW&sez=news&testo=crowdfunding&titolo=Crowfunding:%20Investimento%20Digitale;%20settore%20a%20rischio,%20nominare%20subito%20Authority

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