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BREAKING NEWS – Ultimi aggiornamenti sullo stato di attuazione della disciplina europea sul crowdfunding: non ci sono aggiornamenti!


Il settore delle PMI che negli ultimi anni ha trovato una significativa valvola di sfogo per l’approvvigionamento di finanza (oltre 3,5MLD nel 2022 per le varie forme di crowdfunding) rischia di trovarsi senza ossigeno per il blocco forzato delle attività. Il mercato fiorente degli operatori Fintech italiani sta per essere colonizzato da operatori esteri già dotati di autorizzazione europea.


Ci vuole così tanto a nominare l’Autorità Competente? Non serve altro, le regole già ci sono. Occorre solo decidere chi rilascerà le autorizzazioni. Sono mesi che il mercato (AIEC – Associazione Italiana Equity Crowdfunding, AssoFintech) chiede un confronto senza ottenere risposte concrete. Le stesse Autorità regolatorie sono vittime di questa situazione nella quale la responsabilità politica è ormai sotto gli occhi di tutti.


In un clima di leale collaborazione per la crescita complessiva del mercato, con le Autorità finanziarie parliamo sempre di responsabilizzazione degli operatori Fintech, di crescita del livello di competenza, di attenzione per la compliance, di investor education, di definizione di soglie di responsabilizzazione, di necessità di investimenti coerenti con il ruolo di intermediari finanziari, nonostante la spinta disintermediazione della finanza digitale.


È ora che la politica faccia la sua parte. Non è difficile.
Al link qui sotto, WIRED riporta alcuni miei commenti a margine di un seminario con gli operatori:

https://www.wired.it/article/crowdfunding-italia-regole-europa-regolamento-piattaforme/

Alessandro Lerro, CEO